POLIS

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IL PROGETTO

Città delle Relazioni è nuova polis in cui è finalmente possibile rinsaldare il patto civico, dando nuova forza a virtù sociali come la fiducia, il rispetto, la reciprocità.

Diventare Polis, “Città delle Relazioni” produce vantaggi molto concreti sul piano sociale, economico e sul benessere dei cittadini. È un percorso che ha come obiettivo la ricerca “minimo comune denominatore” in cui riconoscersi reciprocamente, riconoscendo in uno spazio condiviso le ragioni culturali dell’altro.

L'approccio

«Le buone relazioni – secondo le due imprenditrici fondatrici di Relazionésimo, Ombretta Zulian e Ketty Panni –, partono dal rispetto e dal riconoscimento reciproco tra persone, tra le parti e tra le organizzazioni e anche dalla condivisione di un minimo comune denominatore in cui riconoscersi». 

Assunto ulteriormente approfondito dal sociologo Mauro Magatti, presidente del Comitato scientifico di Relazionésimo, secondo il quale: «È necessario rinsaldare il patto civico dando nuova forza a virtù sociali come la fiducia, il rispetto, la reciprocità, per cui serve un cambio di passo e di paradigma. Su tutti i fronti e in tutti gli ambiti. Vicenza si può porre alla testa di questo passaggio, diventando la prima Città Italiana delle relazioni».    

Sperimentazioni

Nella prima foto le due fondatrici di Relazionesimo, nell’ordine Ketty Panni, presidente e Ombretta Zulian, amministratore delegato con cinque dei candidati sindaco nelle elezioni amministrative. Al centro il logo proposto da Relazionesimo  per “Vicenza Città delle Relazioni

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Nella prima foto le due fondatrici di Relazionesimo, nell’ordine Ketty Panni, presidente e Ombretta Zulian, amministratore delegato con cinque dei candidati sindaco nelle elezioni amministrative. Al centro il logo proposto da Relazionesimo  per “Vicenza Città delle Relazioni

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